Iniziative scolastiche

Iniziative della scuola media di Masserano

La scuola media "Angiolo Silvio Novaro" di Masserano ha intrapreso, nell'ultimo decennio, una serie di iniziative tese ad avvicinare sia gli allievi che i cittadini stessi di Masserano a una conoscenza più approfondita del loro paese, senza trascurare gli aspetti più curiosi e storicamente meno noti, ma non per questo meno importanti.
Queste iniziative sono state sviluppate dagli alunni della scuola media, frequentando, per due ore alla settimana, un "laboratorio di storia", nel quale svolgevano ricerche oppure ricopiavano sul computer testi riguardanti l'argomento prescelto a inizio anno.

Si parte dall'anno scolastico 1993/1994, con la "Miniguida di Masserano", nella quale si parla degli aspetti storici, turistici, culturali, naturalistici, artistici e geologici del paese. È una brochure nella quale sono contenute queste informazioni generali.

Nel 1995/1996 è stata sviluppata l'iniziativa che ha avuto più successo: "Monumenti aperti a Masserano". Si tratta di una visita guidata alle frazioni, che sono:

  1. Achino
  2. Badini
  3. Baldo
  4. Baltera
  5. Benanchietti
  6. Bozzone
  7. Bozzonetti
  8. Cacciano
  9. Costa
  10. Costa Delo
  11. Dallimonti
  12. Forzani
  13. Gatti
  14. Giletti
  15. Mercandetti
  16. Mombello
  17. Mongrandi
  18. Morezzi
  19. Perini
  20. Rongio Inferiore
  21. Rongio Superiore
  22. San Giacomo
  23. Sossi

e ai monumenti di Masserano, tra i quali si possono contare quasi venti chiese (album - mappa) più una cappella e due castelli, dei quali uno abbandonato e in rovina. Il giro dei monumenti è preceduto da una serie di informazioni generali sul paese, come la storia e l'unicità di Masserano.

Si passa agli anni 1996/1998, durante i quali è stato scritto il libro "Memoria e storia: testimonianze di Masseranesi nella seconda guerra mondiale". È una raccolta di interviste effettuate a persone che hanno fatto i partigiani o staffette o comunque che hanno portato un contributo attivo alla Resistenza durante la seconda guerra mondiale. Sono inclusi inoltre il diario di un condannato a morte miracolosamente scampato e due libri cronologici parrocchiali.

Durante gli anni 1998/2000, gli alunni del laboratorio di storia hanno deciso di pubblicare un manoscritto trovato nell'archivio comunale: da qui è nata l'idea del secondo libro: "Famiglie e uomini illustri di Masserano". Il lavoro, molto intenso, è stato quello di trascrivere a computer il manoscritto e, alla fine, ricontrollarlo tutto parola per parola.

Un'altra fatica in ordine di tempo della scuola media è stata "Cenni istorici, geografici e statistici sul Borgo di Masserano", svolta durante l'anno scolastico 2001/2002. Assai simile al libro precedente, questo parla di quanto fosse importante Masserano nel passato anche come importante via di scambio; anche in questo caso si tratta di una trascrizione di un manoscritto dell'archivio comunale, opera di un famoso notaio masseranese.

Verso la fine dell'anno scolastico 2004/2005, si è svolta una visita guidata ai monumenti di Masserano, che riprende quella degli anni 1995/1996, ma, a differenza di queste ultime, si passa subito alla visita dei monumenti.

Con l'avvento della tecnologia e, soprattutto, di Internet, si è pensato di portare sul web gli ultimi progetti dell'anno scolastico 2009/2010 con l'aiuto di una pagina iniziale della scuola stessa. Sì, questa volta ben due impegni: "Masserano e il suo borgo medioevale" e "Ricordare per non dimenticare". Quest'ultimo, molto simile al libro "Memoria e storia: testimonianze di Masseranesi nella seconda guerra mondiale" degli anni 1996/1998, è stato sviluppato intervistando persone del paese riguardo quel periodo e riportando le loro parole. Il primo progetto, invece, si basa su quello del 2005, "Monumenti aperti a Masserano" e riporta, in una mappa, oltre a una cronologia essenziale sul Borgo di Masserano, un itinerario sulle chiese, il Palazzo dei Principi, il Borgo Antico e i maneggi.

La tradizione delle visite ai monumenti riprende durante gli "Itinerari d'Arte in Piemonte" del 2008 (domenica 31 agosto) e all'interno delle "Baldorie di Masserano" del 2009 (domenica 26 luglio) e del 2011 (domenica 24 luglio), per tutta la giornata, sempre dalle 10 alle 19.

Nel 2012 l'iniziativa cambia nome in "Monumenti Svelati", ma la sostanza è la stessa: la visita guidata ai monumenti il giorno sabato 12 maggio dalle 10 alle 19.
Nello stesso anno, l'Eco Museo del Biellese ha avviato un progetto denominato "Rete Museale Biellese 2012" che consentirà di visitare 14 ecomusei e piccoli musei in 13 comuni, tra i quali anche il nostro Palazzo dei Principi, dal 16 giugno al 14 ottobre, al sabato dalle 14 alle 18 e alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18.

Nel 2014 il Comune di Masserano, su iniziativa della Rete Museale Biellese decide di mantenere aperto il Palazzo dei Principi tutte le domeniche e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 con ingresso libero.

Appuntamenti primaverili 2016 al Polo Museale Masseranese

Appuntamenti nel 2017 al Polo Museale Masseranese

Chiunque fosse interessato ad acquistare una o più di queste opere può farlo contattando direttamente la scuola media "Angiolo Silvio Novaro" di Masserano.

Scarica il programma delle visite di "Monumenti aperti a Masserano":

Questo è il programma delle visite di "Monumenti Svelati":

  1. San Bernardo (frazione Perini)
  2. San Defendente (Mombello)
  3. Palazzo dei Principi
  4. Collegiata
  5. Sacro Cuore (Borgo Antico)
  6. San Teonesto
  7. Santo Spirito

Come arrivare a Masserano:

Hanno parlato di noi

La Provincia di Biella!
L'ATL!
La rubrica Viaggia e Scopri.
Paesi della bella Italia
Raccontando il Biellese: il Borgo di Masserano.
Max Prola: Masserano Ronda [Masserano Hike-Food-Wine Tasting] 2023
Prima Biella:


Piccola Grande Italia:

Qui ci sono due articoli tratti da due giornali locali e, più in basso, altri articoli tratti da volantini:

«Masserano (Bi)
31 agosto

Palazzo dei Principi. L'ingresso si apre ad un bel viale alberato. Costruito nel 1597, conserva all'interno i soffitti a cassettoni e le sale di rappresentanza tra le quali la splendida sala dello Zodiaco con soggetti mitologici e un cartiglio con i segni zodiacali. Nella prima è conservato l'altare ligneo della chiesa di San Teonesto, vero trionfo del barocco, un edificio a tre ordini, sostenuto da angioletti accoccolati su un basamento rettangolare. Il palazzo è sede del Municipio.

Chiesa dell'Annunziata. Eretta nel 1486, lo stile non è ben definibile avendo subito nelle varie epoche rimaneggiamenti e modifiche. All'interno sono presenti pregevoli cappelle e due interessanti tele ai lati dell'altare: il primo di Raffaele Giovenone (Madonna del Rosario), l'altro di Gaudenzio Ferrari (Ultima cena).

Chiesa di San Teonesto. Romanica, salita la cui gradinata d'accesso si può ammirare il borgo antico.

Via Beccherie. Sede storica di macellai, a destra e in fondo sulla casa di centro si notano due "idoli" scolpiti, che la tradizione ritiene pagani, ma più probabilmente ascrivibili all'alto medioevo.

Piazza del Mercato. Vi sorgeva l'edificio della Zecca, demolito nel 1799. Nel 1158 il Barbarossa concesse ai Signori della cittadina di coniare monete e tale privilegio fu mantenuto fino all'arrivo dei Francesi.

Baraggia. Il comune sorge in un territorio circondato da boschi e terreni pianeggianti. La zona pianeggiante chiamata Baraggia è un terreno incolto che un tempo si estendeva per centinaia di ettari ed è uno degli ultimi lembi di savana europea».

Itinerari d'arte in Piemonte 2008


Itinerari d'Arte in Piemonte: un successo

La scorsa estate si è svolta l'edizione 2008 di Itinerari d'Arte in Piemonte, la manifestazione organizzata dalla Regione finalizzata alla promozione e alla riscoperta di luoghi a volte poco conosciuti; ma non per questo meno belli della nostra regione.
Tra le città scelte per il 2008 c'è stata anche Masserano, protagonista domenica 31 agosto. In vista dell'importante giornata l'amministrazione comunale ha dato vita a corsi di formazione per quasi 20 volontari che si sono trasformati per l'occasione in guide turistiche. Per i visitatori, circa 700 nonostante il tempo non fosse dei più clementi, è stato predisposto un itinerario con partenza dalla chiesa di San Teonesto, per poi proseguire verso il Borgo Antico, piazza del Mercato, chiesa Ss. Annunziata e per finire al Palazzo dei Principi Ferrero Fieschi.
Non vi è ancora nulla di certo, ma pare che l'iniziativa, dato l'ottimo successo ottenuto, verrà ripetuta anche la prossima estate, facendo sì che Masserano acquisti sempre più valore dal punto di vista turistico.
Naturalmente, affinché tutto si realizzi è necessaria la collaborazione da parte di tutti, cittadini, commercianti e produttori locali, nonché degli indispensabili volontari, che tanto preziosi sono stati in occasione della scorsa giornata di Città d'arte in Piemonte.

Eco di Masserano n. 1 - 2009


«Masserano "Il Principato dei Portici"

Storia, cultura, architettura: dalla Chiesa di S. Teonesto al Palazzo dei Principi

Il punto di partenza è costituito dalla piazzetta posta a fianco della chiesa di S. Teonesto, ove si può lasciare la macchina e iniziare la passeggiata. Ci troviamo immediatamente di fronte ad uno dei monumenti più importanti: la chiesa ed il convento di S. Teonesto.
È questa la più antica chiesa del paese, la cui costruzione risale presumibilmente ai secoli X-XI. La facciata a capanna è sovrastata da due contrafforti che le conferiscono un ritmo verticale; una decorazione in cotto incornicia il portale, l'architrave con la sovrastante lunetta e segue l'andamento del tetto. Poche parti della costruzione sono intonacate e sulla facciata restano sbiadite tracce di affreschi che sono stati recentemente restaurati.
Il materiale usato nella costruzione è di origine locale.
Il campanile, in stile romanico, è forse la parte più antica del complesso. L'interno della chiesa, non visitabile attualmente, si sviluppa su tre navate.
Massicci pilastri sostengono le grandi volte a crociera della navata centrale e le navate più piccole a botte. La preziosa ancona di legno, attribuita al Tiribinto d'Arona, che era sull'altare, è oggi stata trasportata in una delle sale del Municipio per motivi di sicurezza.

Sul pavimento della chiesa sono visibili numerose botole, che testimoniano i tempi in cui le sepolture di alcune famiglie venivano effettuate in cripte. La chiesa fu parrocchia fino al 1507; nel 1586, per volere di Cristina di Savoia, moglie del principe Besso Ferrero Fieschi, fu occupata dai frati Minori Osservanti riformati di S. Francesco, che ampliarono la chiesa e costruirono il convento con il chiostro, concludendo i lavori nel 1605. I frati francescani vi rimasero fino al 1802; in quell'anno, in base alla legge sulla soppressione delle corporazioni religiose promulgata dal Governo Francese, la chiesa, il convento, l'annesso giardino e gli arredi sacri, furono messi all'interno e venduti a privati. Dopo vari passaggi di proprietà, la chiesa, il convento ed il giardino furono acquistati dal Comune. Il convento divenne prima del ginnasio e poi delle scuole elementari e dell'asilo.
Il convento si sviluppa attorno ad un chiostro; ancor oggi sono visibili alcune lunette affrescate, databili attorno alla metà del sec. XVII.
Sui muri del chiostro è conservata una serie di orologi solari o meridiane, che per il numero costituiscono un reperto quasi eccezionale per il Biellese. Le meridiane sono infatti ben quattro; tre sono settecentesche e coeve, mentre la quarta, la più antica, lascia intravedere una data che può essere letta come 1590.
Dalla chiesa di S. Teonesto, ci si dirige poi verso il Borgo Inferiore; è questa la parte pi ù antica di Masserano. Si presuppone che i primi abitanti del paese si stabilirono quivi intorno ai secco IX e X.
La caratteristica strutturale del Borgo è costituita dagli stretti vicoli (le strecce), che si intersecano e confluiscono nella piazzetta, mentre le case sono raggruppate e addossate le une alle altre. È questa una testimonianza dell'antichità del Borgo; in assenza di mura che proteggessero il paese, erano le abitazioni stesse, costruite a ridosso, a divenire un baluardo difensivo. Risalendo la stretta via che dalla chiesa di S. Teonesto porta al largo E. Ferraris, troviamo sul muro di una delle abitazioni, alla destra, un antico bassorilievo, raffigurante un gallo capovolto, attribuito dalla tradizione popolare ai Celti, ma che potrebbe invece risalire al basso Medio Evo. La piazzetta, cuore del Borgo Inferiore, è assai pittoresca e suggestiva; ammirandola si può pensare che il tempo si sia fermato. Il lato sinistro è costeggiato da portici, sotto i quali gli abitanti si ritrovano per fare feste o per chiacchierare. Un lato della piazza è chiuso da un oratorio dedicato alla Sacra Famiglia; è stato costruito nel 1776. Nel ritornare sotto i portici, si passa davanti alla casa ove nacque lo statista Giovanni Battista Cassinis; tale fatto è ricordato da una lapide posta sulla facciata.
Si arriva poi in via delle Beccherie; questa via è così chiamata perché nei tempi passati c'erano i negozi dei beccai o macellai.
Questa via sbocca alla confluenza di via Roma con piazza del mercato. Questa piazza ha una storia antichissima; allorché Masserano era feudo pontificio vi sorgeva l'edificio della zecca, che fu demolito definitivamente nel 1799.
Proseguendo per via Roma, ci troviamo di fronte alla chiesa della Santissima Annunziata.
Fu eretta per volere di Innocenzo Fieschi, signore di Masserano, nel 1845 poichè la chiesa di San Teonesto, più antica, era collocata all'esterno delle mura del paese. Coloro che vi dovevano recare si lamentavano poichè alla sera le porte del Borgo venivano chiuse e non potevano seguire le funzioni; Innocenza Fieschi volle così fare costruire una nuova chiesa. Domandò ed ottenne dal Papa che la chiesa diventasse una Collegiata, con un prevosto e un capitolo di canonici addetti alla stessa chiesa. Lo stile della chiesa non è ben definibile perchè fu cambiato più volte; lo si potrebbe identificare in stile semi-gotico.
L'accesso all'interno avviene grazie a una scalinata che permette di arrivare alle tre porte, incorniciate dalla pietra estratta dalla cava della vicina frazione di Rongio.
La facciata, benchè sprovvista di ogniornamento architettonico, non è priva di bellezza per le proporzioni delle sue parti. Sopra la porta maggiore si apre un ampio finestrone circolare. Sopra quelle laterali si trovano due finestre' a sesto acuto. La chiesa è a croce latina, con tre navate sostenute da fasci di colonne. Le arcate delle navate laterali sono a sesto acuto. Il tiburio ottagonale ha le arcate a tutto sesto decorate a strisce bianche e nere. Riceve luce da otto finestre a vetri gialli e blu alternati. Il presbiterio ha al centro l'altare in marmi policromi che fu iniziato nel 1778 e terminato nel 1875. Il coro dell'altare semicircolare è dotato di quindici stalli in legno, di cui undici sono opera di uno scultore di Masserano del XVII secolo, Pietro Luca Bertolino.
L'abside riceve luce da un oculo centrale a vetri policromi raffigurante l'ascensione di Cristo e da due vetrate laterali che hanno per soggetto la natività e la crocifissione. Vetrate e oculo furono collocati nel 1936. Nel transetto di sinistra è custodita un'antica statua della Madonna degli Infermi, in legno di cedro . Sul pavimento della navata laterale, dallo stesso lato, una lapide ricorda che vari membri della famiglia dei Ferrero Fieschi furono qui sepolti. Nella chiesa sono esposte due preziose tavole, una di Raffaele Giovenone: "La Madonna del Rosario" del 1484 e l'altra "L'ultima cena" di G. Ferrari. Degno di nota è anche il pulpito ligneo dal quale predicò ai Masseranesi S. Carlo Borromeo nel 1584. Lasciata la chiesa della SS. Annunziata, proseguendo per via Roma, arriviamo infine in piazza Castello: è questo il monumento più conosciuto di Masserano, la cui costruzione risale alla fine del secolo XVI. Nel 1597 Paolo Ferrero Fieschi, signore di Masserano, ne fece iniziare la costruzione. Al termine dei lavori il Palazzo aveva un aspetto differente da quello attuale. La costruzione originaria è infatti quella compresa tra la torretta e l'attuale ingresso agli uffici del Comune. L'odierno aspetto venne determinato dagli avvenimenti storici successivi alla rivolta del 1624. In tale anno i masseranesi, stanchi dei soprusi del principe, insorsero e invasero il palazzo, semi distruggendone il secondo piano.
Allorchè la situazione tornò alla noramlità il principe ordinò la ricostruzione e l'ampliamento del palazzo. Nel 1634 i lavori furono completati; sul lato destro furono costruiti nuovi appartamenti (l'attuale caserma dei Carabinieri) e su quello sinistro l'ala di collegamento alla cappella privata del principe (gli attuali uffici del Comune). La struttura esterna del palazzo è sobria e lineare; è un semplice intonaco bianco su cui spiccano due affreschi, la meridiana (attualmente restaurata) e sulla torretta centrale lo stemma di una famiglia che si imparentò con i Ferrero Fieschi.
All'interno i soffitti sono a cassettoni e/o con affreschi. La più interessante di tutte le sale è la quinte, detta sala dello Zodiaco o sala del trono. Ci si trova di fronte ad un bellissimo camino di marmo nero, fiancheggiato da due statue simili a cariatidi che sostengono una mensola sulla quale si ergono due eleganti matrone. Sopra il camino è posta una tela raffigurante S. Giorgio e il drago.
Le scene dei nove cassettoni della sala sono a soggetto mitologico.
Al Tanzio si attribuiscono i dipinti del soffitto; al Gianoli quelli dei fregi. Salendo un gradino, si passa all'alcova, nome suggerito dagli affreschi del soffitto. Al centro si vede la Ronda, concubina di Giove, che dorme; accanto a lei Afrodite e Cupido.
Le altre quattro tavole rappresentano: Venere, Cupido e Marre; Venere e Cupido; Venere e Merope in Focide e Vulcano; Diana ed Elico. Tutte sono di autore ignoto. Molto belli sono pure gli stucchi.
È possibile visitare il palazzo dietro autorizzazione delle autorità. Dietro il palazzo sono ancora visibili i resti del castello medievale, demolito definitivamente nel 1617.

La zecca

Sotto il dominio dei Fieschi e dei Ferrero Fieschi funzionò a Masserano una zecca.
Il privilegio di battere moneta risale assai indietro nel tempo. Nel 1158 Federico I, detto Barbarossa, concesse a Robaldo Fieschi, conte di Lavagna, un diploma imperiale in cui gli accordava vari privilegi; tra questi vi era anche la facoltà di coniare monete. A quei tempi i Fieschi, i Doria, gli Spinola e i Grimaldi, erano le quattro principali famiglie di Genova.
Tale privilegio venne successivamente confermato ai Fieschi e a quel ramo della famiglia che assunse al Papa il feudo di Masserano.

I Ferrero Fieschi, successori dei Fieschi, posero particolare attenzione alle conforme di questo diritto; la ottennero, tra l'altro, dall'imperatore Carlo V° nel 1533 e dal Papa Paolo III nel 1538, e, ancora, nel 1547, con il passaggio di Masserano da Contea a Marchesato.

I rapporti tra i Ferrero Fieschi e i Masseranesi furono frequentemente tesi; alle prepotenze che il popolo doveva subire si aggiunse anche l'inganno del falso conio delle monete. La rabbia per i falsi della zecca, che venivano imposti e diffusi nel principato, è una delle concause della rivolta popolare del 1624 che costrinse il principe alla fuga.

Anticamente l'edificio della zecca, si trovava nell'attuale piazza del mercato; alla fine del secolo XVII il principe Carlo Besso Ferrero Fieschi oedinò che il torchio e gli attrezzi che servivano al conio venissero trasportati nel Palazzo. Il vecchio edificio della zecca, ormai abbandonato, venne demolito nel 1798.
Il torchio e gli attrezzi occorrenti vennero conservati nel Palazzo dei Principi finchè nel 180 il Governo francese ne impose la consegna alle autorità di Vercelli.

Oggi le monete coniate dalla zecca di Masserano sono assai ricercate ed hanno valori elevati per il limitato numero di pezzi.

Masserano "Il Principato dei Portici"
La mappa del viandante

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